Il successo di un’azienda si misura anche dalla sua capacità di abbracciare le possibilità che la tecnologia mette a disposizione, soprattutto per le piccole e medie imprese. Secondo la ricerca IDC-International Data Corporation e SAP, l’80% delle PMI ottengono vantaggi immediati appena cominciano un percorso di trasformazione digitale. Tuttavia solo il 7% delle imprese è andato oltre un primo livello di integrazione, utilizzando in tempo reale le informazioni per l’ottimizzazione dei processi e dei flussi di lavoro e massimizzando di conseguenza i risultati di business.

Quando si parla di digital transformation, in particolare per le PMI, non ci si può limitare a considerare soltanto le tecnologie introdotte nella filiera produttiva e gestionale o le strategie di comunicazione digital delle singole aziende. La trasformazione digitale consiste, infatti, nel ridisegnare le procedure del proprio business, per renderle più competitive e più aderenti alle aspettative del proprio mercato. Un processo di digitalizzazione passa da questi punti cardine:

  • miglioramento dell’efficienza aziendale;
  • adeguata formazione del personale nel campo ITC;
  • modernizzazione e flessibilità dell’organizzazione del lavoro;
  • creazione di un buon piano di marketing;
  • aumento della produttività tramite gli e-commerce;
  • miglioramento della propria presenza sul web.

Digitalizzare, dunque, ha a che vedere anche con fattori soft, di mentalità dei singoli e di cultura aziendale.

PMI, LA TRASFORMAZIONE DIGITALE AUMENTA IL SUCCESSO DELLE AZIENDE

Un recente report del Ministero dello Sviluppo Economico ha fotografato la situazione della digitalizzazione in Italia. Da esso emerge che le aziende italiane stanno facendo passi in avanti importanti, ma che essi sono ancora troppo piccoli e localizzati. Molte PMI non stanno pianificando investimenti per digitalizzare la propria azienda e il rischio, non intraprendendo un percorso di trasformazione digitale, è restare indietro e non essere più competitivi in un mercato sempre più globalizzato.

Pur di fronte a questa trasformazione in atto, per molte aziende non è semplice trovare la corretta modalità di agire su tutti i fronti necessari: dall’organizzazione ai processi interni, dalla gestione dei servizi di customer service, marketing e vendita, fino ai più complessi processi produttivi. La Digitalizzazione dei processi aziendali include una serie di tecniche e di strumenti che possono agevolare il lavoro dell’impresa, per snellire il carico delle cose da fare e ottimizzare l’uso delle risorse, sia umane che finanziarie.

Grazie ad esempio all’introduzione strategica di strumenti come ERP (Enterprise Resource Planning), CRM (Sistemi di gestione delle relazioni con i clienti) o di software di Business Intelligence, è possibile avere una visione centralizzata dei processi (ad es. vendite, servizio clienti, distribuzione) e migliorare notevolmente la collaborazione tra i dipendenti, rendendoli più efficienti in ogni aspetto della loro attività.

L’ottimizzazione dei processi aziendali e in generale la digitalizzazione, offre una serie di vantaggi:

  • miglioramento delle performance delle attività;
  • eliminazione di attività a scarso valore aggiunto;
  • risultati sempre sotto controllo;
  • miglioramento della gestione dei rapporti con i clienti;
  • maggiore possibilità di acquisizione dei lead.

DIGITALIZZAZIONE ED ECOMMERCE: LA GIUSTA STRATEGIA PER IL SUCCESSO DELLE PMI

Fino a qualche anno fa l’ecommerce era visto come un canale per accedere a offerte vantaggiose, ma oggi non è più così. Secondo le stime fornite da Netcomm nel 2021 il 15% dei prodotti a livello mondiale sarà venduto online, mentre il restante 85% dei prodotti continuerà ad essere venduto negli store.

La scomparsa dell’offline non è insomma qualcosa di cui preoccuparsi, almeno adesso. Si va anzi verso un modello ibrido che però non sarà governato dai retailer. Il consumatore è cambiato, è sempre più mobile-driven e si aspetta la stessa qualità e la stessa offerta da tutti i canali.

È arrivato quel momento in cui non è più possibile ignorare l’evidenza: per chi ha un ecommerce o uno store fisico non basta essere presenti su più canali, quello che fa la differenza è che questi canali siano integrati tra loro in maniera efficiente. La mossa decisiva, insomma, è abbracciare il modello omnichannel.

Non è certo un caso che l’integrazione tra canali online e offline (e anche tra differenti canali online) rappresenti oggi la strategia competitiva intrapresa negli ultimi tempi da grandi brand che intendono sviluppare il proprio ecommerce sfruttando la forza della propria rete retail.

L’utilizzo del marketing omnichannel è in grado di migliorare l’esperienza dei clienti: un marchio che utilizza la stessa voce e la stessa personalità in ogni suo canale di comunicazione, che è coerente con i prezzi e con le promozioni, elimina la parola confusione dalla User Experience, rendendo l’esperienza di vendita familiare per il cliente indipendentemente dal canale che sta utilizzando.

In conclusione, la digitalizzazione e l’automatizzazione dei processi offrono un’importante occasione di crescita e di aumento della produttività aziendale. È una grande opportunità da cogliere subito, non solo per il business attuale, ma più in generale come driver per l’internazionalizzazione.

Nel 2019 si prevede che il valore dell’eCommerce B2C in Italia supererà i 31,5 miliardi di Euro. Questo è il significativo dato emerso dall’ultimo Osservatorio eCommerce B2C del Politecnico di Milano. L’eCommerce è quindi sempre più rilevante nel panorama italiano, percepito dai consumatori come complementare al canale fisico.

Articolo presente sul numero 4 della rivista Paperless, il primo magazine sulla digitalizzazione a norma dei processi.

Pubblicato da Alfonso

Founder & Digital Strategist @ Mix Creativo | Co-Founder & CEO @ Ecommerce HUB | Co-Founder & CEO @ HUBITAT | Marketer

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